Mancano pochi giorni all’uscita del nuovo capitolo del party game per eccellenza in casa Nintendo: stiamo parlando naturalmente del decimo capitolo di Mario Party, pronto ad approdare su Wii U il 20 Marzo. La serie troverà nuovo splendore dopo le incertezze di Mario Party: Island Tour per Nintendo 3DS? Scopriamolo insieme.
Mario Party 10 presenta modalità di gioco conosciute ed altre assolutamente nuove, come la modalità amiibo Party, che supporta – come ormai accade in tutti i giochi Nintendo – le celebri statuette, comprese quelle della nuova serie dedicata a Super Mario, e Bowser Party, in cui per la prima volta sarà possibile impersonare il Re dei Koopa, nemico numero uno di Mario, pronto a rivoluzionare i tabelloni con le sue regole non proprio tradizionali.

Il gioco mette subito di fronte alla scelta delle tre modalità principali, ma è praticamente un obbligo iniziare con Mario Party, il classico della serie. Spiace notare come non sia stata presa in alcuna considerazione la possibilità di giocare col GamePad di Wii U, neanche in single player: è infatti obbligatorio il vecchio Wiimote per fruire dei contenuti del gioco. I tabelloni sono caratterizzati da una durata “stmata” di 30 minuti, come in Island Tour, e possiamo quindi dimenticarci le lunghe sessioni di gioco a cui eravamo abituati con i capitoli delle generazioni passate, che a volte portavano via delle ore.

Lo scopo del gioco è quello di collezionare le ministelle che troviamo durante il percorso – che i giocatori affrontano insieme su un unico mezzo di trasporto – o che si conquistano nei minigiochi alla fine di ogni turno. Pronto a stravolgere la partita è Bowser, che piazzerà le sue diaboliche caselle ogni volta che usciranno tutti i 6 numeri del dado.
Tra i tabelloni, è possibile scegliere anche due “mini” modalità “Minigiochi in libertà” e “Sfida delle monete”, che richiede di conquistare più monete degli avversari, sfidandosi in 3 o più round, per giungere alla vittoria
I minigiochi sono sempre divertenti, come in ogni capitolo della serie, ma qualche fan dopo qualche partita potrebbe avvertire una sensazione di già visto piuttosto consistente.

Tra i minigiochi più riusciti segnalerei “Sentiero Serpeggiante”, il cui scopo è raggiungere il traguardo attraversando un sentiero che si crea e si dirama durante la partita, sebbene non tutte le vie portino alla fine del percorso: è richiesta quindi anche un po’ di fortuna nella scelta ai bivi. Non mancano sfide che mettono alla prova la nostra memoria, come il “Salto nel Vuoto” che richiede di ripetere una combinazione di tasti per poi buttarsi, appunto, nel vuoto e scoprire quanto siamo andati vicini alla soluzione. Si rivelano invece piuttosto frustranti alcune prove in cui si fondo controlli motion e riflessi, come in “Atletica su ghiaccio”, a causa di una risposta dei comandi non troppo affidabile: che sia per il mancato uso del Motion Plus?
Sono invece stimolanti e originali i combattimenti con i Boss, che si affrontano tagliato il traguardo di un tabellone e collaborando con gli altri giocatori per batterlo. Naturalmente vince chi fa il maggior numero di danni.
Interessante è l’aggiunta degli obiettivi, che vengono sbloccati ogni volta raggiunto un buon punteggio in un determinato minigioco.

La modalità Bowser Party può essere giocata fino a 5 giocatori, uno di essi può utilizzare anche Wii U GamePad per impersonare Bowser, che naturalmente dovrà mettere il bastone fra le ruote agli avversari nei modi più disparati. Ogni fine turno, Bowser proverà a raggiungere il gruppo di giocatori tirando 4 o più dadi. Se raggiunti, partirà uno dei minigiochi disponibili solo per questa modalità, in cui il Re dei Koopa farà di tutto per far consumare i cuori agli altri giocatori: sparandogli, ad esempio palle di fuoco sfruttando la visuale in prima persona del Gamepad oppure trattando gli eroi come “criceti” in una diabolica ruota elettrificata. Quando tutti i giocatori arriveranno a zero, la partita sarà conclusa, cosa che può accadere anche dopo solo 5 minuti.

Amiibo Party è la modalità che mi ha dato più soddisfazioni, forse per una questione nostalgica, visto che è l’unica che si avvicina ai capitoli delle precedenti generazioni per quanto riguarda le meccaniche di gioco, a cui tutti i veterani della serie Mario Party sono affezionati. Ogni giocatore fa strada per conto suo, per accaparrare quante più monete possibili e acquistare le stelle una volta raggiunte. L’unica differenza sono i tabelloni, piuttosto piccoli, ma non per questo poco vari e divertenti. Passando sul pad uno dei nostri amiibo, questo potrà essere utilizzato come pedina, insieme ad altri tre giocatori rappresentati da ritagli di cartone – se stiamo giocando contro la CPU – nel tabellone a lui dedicato. Per chi se lo stesse chiedendo, non è necessario possedere tutti gli amiibo per avere accesso a tutti i tabelloni, in quanto è durante le sessioni di gioco è possibile sbloccare dei medaglioni che ne danno accesso – pur senza statuetta corrispondente. Se utilizzati durante la partita, un quarto del tabellone verrà sostituito con quello del personaggio raffigurato nella medaglia, mentre se ne utilizziamo uno a inizio partita, giocheremo direttamente dal tabellone intero. Insomma, possiamo sbizzarrirci e creare il nostro tabellone “perfetto”.

Al contrario di Bowser Party, che non convince appieno, amiibo Party si pone come vera e propria chicca di questo nuovo titolo Nintendo. In definitiva, Mario Party 10 nonostante i difetti ereditati dalla sua precedente iterazione, rimane uno dei titoli migliori per il multiplayer locale, che sia con la famiglia o con gli amici.
Ma c’è una cosa che ormai ci chiediamo da qualche anno: quando si decideranno ad aggiungere una modalità online?



























































