Bayonetta 2 – Recensione

Condividi l'articolo

Genere: Action
Multiplayer: sì (sfide online)
Lingua/e: inglese (parlato) italiano (sottotitoli, menu)

Prima di iniziare con la recensione, vorrei fare una premessa: il primo capitolo di Bayonetta è un gioco a cui sono particolarmente affezionata. A causa di ciò, non è stata una facile impresa cercare di essere obiettiva su Bayonetta 2, che è un sequel diretto del predecessore e come tale va ad esso necessariamente rapportato.

Bayonetta è stato un action che ha davvero fatto la differenza, innovando un genere blasonato e donando tante ore di divertimento folle e inaspettato. Replicare le caratteristiche di un titolo simile non è una passeggiata: tutta l’innovazione non si può bissare, ed è difficile stupire il giocatore come la prima volta.
Ce li aspettiamo un po’ i boss sproporzionati, i momenti in cui la protagonista rimane mezza nuda e le sue risposte taglienti a nemici e conoscenti.

Si potrebbe obiettare che un giocatore può avvicinarsi direttamente al sequel, senza aver giocato Bayonetta: ciò è vero, ma senza dubbio sconsigliabile. Fin dall’inizio del gioco notiamo come i personaggi non vengano presentati, e la trama non venga riassunta se non a grandissime linee, perciò per godere, e comprendere, a pieno, l’esperienza è praticamente una necessità conoscere il primo gioco.

Per questo motivo, introdurre due edizioni che contengono Bayonetta 1 e 2 è stata un’idea brillante, senza la quale sicuramente molti si sarebbero trovati spaesati.

Bayonetta-2-smack-15-nintendon

Ci si può anche domandare: in un titolo del genere, ha davvero rilevanza l’esistenza di una trama da seguire? A mio parere sì, anche se non è l’elemento fondamentale.

Il primo Bayonetta mostrava la strega che combatteva contro gli angeli, ma principalmente lottava contro se stessa: non ricordava nulla del suo passato, e il suo viaggio era tanto reale quanto metaforico, per comprendere cosa davvero le fosse successo nei secoli precedenti.

In Bayonetta 2 lo scopo delle sue azioni è, apparentemente, molto meglio definito: la sua amica Jeanne ha perso l’anima, risucchiata all’inferno dal demone Gomorrah, uno dei più vecchi alleati della strega di Umbra. Cosa abbia causato questa ribellione non ci è dato saperlo, ma ovviamente restare a guardare impotenti è fuori questione, per cui Bayonetta (o Cereza, il suo vero nome che in questo capitolo non le dispiace usare) decide di tentare di salvarla, in una corsa contro il tempo. Il suo percorso si incrocia ben presto con quello di Loki, giovane ragazzino con misteriosi poteri, e subito dopo con quello di un Saggio di Lumen mascherato, che sembra voler ostacolare a tutti i costi il viaggio dei due.

Come si sviluppi poi la trama è un po’ un mistero fumoso, perché in certi momenti sembra che Jeanne sia stata totalmente dimenticata, in altri si fa riferimento ad avvenimenti piuttosto specifici del primo capitolo, e il tutto sembra piuttosto piatto e di scarso significato, almeno fino ad un determinato capitolo. Andando avanti con la storia, la situazione si fa più rosea: vengono chiariti molti punti lasciati in sospeso, e il finale, di cui ovviamente non intendo fare menzione, è più che soddisfacente.

Bayonetta-2-cattedrale-04-nintendon

Parlando del gameplay, torniamo su un terreno molto più sicuro. Bayonetta è stata, e rimane tuttora, divertentissima da controllare. Il sistema di combattimento consente di effettuare numerose combo, combinando salti, calci, pugni e uso delle varie armi, nonché di effettuare attacchi torturanti, quando la barra della magia è piena.

Rispetto al primo capitolo, troviamo l’introduzione dell’ Umbran Climax (Apoteosi di Umbra): premendo il tasto L, Bayonetta scatenerà tutta la potenza della chioma malefica, lanciando per un determinato periodo di tempo attacchi molto più potenti. Questo attacco consuma potere magico, e il suo uso è perciò alternativo rispetto alle torture: un peccato, in effetti, perché alla fine ci si ritrova a trascurarle, e un po’ manca vedere la strega frustare e sculacciare poveri nemici.

Resta la possibilità di attivare il Witch Time (o Sabbat Temporale, in italiano), schivando gli attacchi all’ultimo momento: facendolo fermeremo il tempo per qualche istante, e saremo liberi di massacrare l’avversario impotente. Bayonetta inoltre può trasformarsi in una pantera, in un corvo, in uno stormo di pipistrelli o, novità di questo titolo rispetto al precedente, in un serpente acquatico, che ci consente di muoverci più velocemente nelle zone sott’acqua (non senza qualche difficoltà nei comandi, in verità), dove affronteremo combattimenti vari.

Bayonetta-2-serpente-13-nintendon

Un’altra novità è la possibilità di combattere in aria: dotata di ali da pipistrello, la strega fluttua ed è in grado di colpire anche nemici volanti. In realtà questa modalità non convince a pieno, perché appare un po’ guidata, e a volte ci ritroviamo praticamente di fronte al punto da attaccare senza aver ben capito come siamo giunti lì.

Le armi disponibili nel gioco sono numerose, a partire dalle nuove pistole Love is blue, fino ad arrivare ad enormi falci demoniache, passando per una balestra (forse la più grande innovazione rispetto al prequel),  spropositati martelli e una frusta.

Per ottenerle è sufficiente raccogliere gli LP angelici e consegnarli a Rodin nel suo bar, ma trovare tutti i pezzi può non essere una facile impresa: un’arma in particolare potrebbe darvi qualche grana per essere trovata, costringendovi ad un’esplorazione dei livelli particolarmente accurata.

Bayonetta-2-arma-segreta-02-nintendon

Esplorazione che dà comunque grande soddisfazione: girovagando troviamo casse nascoste, battaglie extra (che alla fine contribuiranno al nostro punteggio e al ranking nello specifico capitolo) e corvi di Umbra. Questi ultimi ci consentono di sbloccare dei timbri da usare nel Miiverse, idea decisamente carina ed azzeccata. Trovarli tutti non sembra un’impresa facile!

Bayonetta-2-timbri-16-nintendon

Andando avanti ci troviamo ad affrontare nemici sempre più colossali, e la presenza di creature sia infernali che celestiali rende il tutto piuttosto vario. Gli accessori per potenziarci che possiamo comprare ed indossare, ricalcano fedelmente quelli del predecessore, ad eccezione di qualcuno (peraltro davvero interessante) sbloccabile solo molto avanti nel gioco. Anche le tecniche extra della strega che possiamo acquistare da Rodin sono sostanzialmente le stesse. Squadra che vince non si cambia.

La colonna sonora accompagna egregiamente le nostre lotte, e Tomorrow is mine, il brano principale, sembra sposarsi bene con i folli combattimenti di Bayonetta.

La difficoltà è decisamente variabile, ed aumenta con gli ultimi capitoli, ma in generale giocando a normale appare un po’ inferiore rispetto al prequel, ed è decisamente bassissima se si utilizzano i comandi touch, che permettono di guidare la strega con un singolo tocco, ricordando la modalità novizio del primo capitolo. Capita davvero di rado di morire, se si ha un po’ di familiarità col gameplay.

Ovviamente, se si punta ad ottenere buoni punteggi e trofei di platino, specialmente giocando ad alta difficoltà, il discorso cambia: si hanno non pochi problemi, ed è necessario affrontare alcune lotte più e più volte. Per chi vuole sfide maggiori, sono disponibili fin dall’inizio del gioco i portali Muspelheim, nei quali possiamo affrontare challenge ben precise, che ci faranno guadagnare cuori di strega spezzati o perle di luna, raccogliendo i quali possiamo aumentare la nostra vita o il potere magico.

Bayonetta-2-sfida2-14-nintendon

Le sfide sono le più disparate, tra cui colpire tutti i nemici senza toccare terra, uccidere tutto in un limite di tempo, o vincere senza mai interrompere una combo, quest’ultima particolarmente ostica contro nemici che sono in grado di bloccarti momentaneamente.

È presente anche la modalità Tag Climax (Doppia Apoteosi), che ci consente di giocare online contro avversari reali, o da soli contro la CPU, scegliendo quale lotta affrontare tra quelle già vissute nella trama principale.  Ci sono varie opzioni: si può scegliere un compagno da una lista di utenti online, che vengono elencati col loro ranking in queste battaglie,  o selezionare Partita veloce per cercare un giocatore random. La difficoltà varia in base alle aureole scommesse e, ovviamente, anche la ricompensa.

L’atmosfera del gioco è, in media, buona: ci sono ambientazioni spettacolari, a partire dalle prime nella città di Noatun, ispirata a Venezia, e mostri giganteschi, ma ci sono anche capitoli un po’ più sottotono, in cui prevale principalmente l’andare da un punto all’altro seguendo Loki. La grafica è ben realizzata, decisamente migliore di Bayonetta 1 (ma davvero c’erano dubbi al riguardo?), ci regala un gioco fluido, con cali di frame-rate piuttosto rari, solo nei momenti più concitati. Il tutto è colorato e vivace, specialmente vista l’introduzione di nemici infernali, che hanno palette di colori diversi dai soliti angelici a cui eravamo abituati, essendo sul rosso/viola/nero.

Bayonetta-2-screenshot-01-nintendon

Le cut-scene si dividono in video veri e propri, ed in intermezzi in cui i personaggi parlano ma sono statici, ad eccezione di alcuni elementi che si muovono, come capelli spostati dal vento. Questi ultimi filmati, in verità piuttosto frequenti, sono incorniciati da una sorta di orologio gigante che scandisce il tempo (un riferimento al fatto che la strega deve sbrigarsi per riuscire a salvare l’anima di Jeanne) e sono, a mio parere, abbastanza difficili da seguire e non perfettamente riusciti.

Parlare a questo punto dei costumi, è praticamente un obbligo.
Sono presenti numerosi vestiti a tema Nintendo (come Samus, Fox, Peach, Daisy e Link), acquistabili in cambio di aureole da Rodin. La maggior parte di essi non permette solo un cambiamento estetico, ma fornisce anche armi diverse: con Samus, ad esempio, potremo eseguire un colpo caricato con il cannone sul braccio. Se essi donino qualcosa in più al gioco, o rovinino irrimediabilmente l’atmosfera, è una decisione individuale. Personalmente, non li ho apprezzati né usati particolarmente, ma la scelta è ovviamente libera.

Bayonetta-2-costume-orientale-07-nintendon

Vi sono anche costumi più classici per la strega, come quello orientale, da poliziotta, da scolaretta…nonché altri decisamente interessanti, che si sbloccano giocando. Uno in particolare potrebbe piacere moltissimo ai vecchi fan!

Non si può non notare, però, come Bayonetta sia lievemente sottotono rispetto al capitolo precedente. Rimane irriverente e del tutto fuori di testa in alcuni frangenti, ma non può non apparire un po’ limitata, probabilmente a causa del ruolo diverso che ricopre: non è più la strega smemorata e fuori controllo che cerca la sua strada, ma la donna che deve salvare la sua più cara amica.

Scordatevi insomma le scene simili a quelle in cui incontra l’angelo Joy nel primo gioco, poiché non ve ne sono, ma comunque aspettatevi un buon numero di momenti in cui Cereza è sopra le righe e vi fa quantomeno sogghignare. La possibilità di “cavalcare” alcuni nemici e di usarli per attaccarne altri, ci fa decisamente rivedere la vecchia Bayonetta!

Bayonetta-2-ride-12-nintendon

In definitiva, Bayonetta2 non è perfetto. Inizia esattamente dove termina il primo, e forse sarebbe stato meglio accolto se fosse uscito anni fa. Conosciamo tutti però le questioni che ne hanno ritardato l’uscita, ovvero principalmente la mancanza di fondi e il “salvataggio” del brand da parte di Nintendo, e in generale Platinum Games ha fatto un buonissimo lavoro.

Alla fine ad un titolo simile, frenetico e fuori dagli schemi, si tende a perdonare molto di più qualche pecca, e ad essere onesti probabilmente in game vi importerà molto poco delle cut-scene confusionarie o di capire perché diamine Gomorrah si è ribellato a voi (seriamente, perché?!).

Bayonetta2 è un gioco creato per divertirsi, nonché un ottimo anti-stress: così è stato probabilmente pensato, e svolge egregiamente il suo lavoro. Se avete giocato il primo su altre console, il secondo è un must-buy. Se siete neofiti della serie, recuperare i due titoli insieme su Wii U è un’ottima idea.

8.5

Potrebbero interessarti

Recensioni

Unicorn Overlord, una Vanillarecensione

Vanillaware sgancia la bomba e porta un gioco strategico di tutto rispetto nelle nostre maniSono anni e anni che sentiamo parlare di Vanillaware, una software

Recensioni

Persona 3 Portable, recensione di mezzanotte

Il terzo capitolo sbarca su Nintendo Switch con l’edizione più controversaSe Persona 4 Golden è stato il titolo dell’ascesa di Atlus nell’olimpo del genere JRPG

Persona 4 Golden
Guide

Persona 4 Golden, guida ai quiz in classe

Ecco una pratica e utile guida per districarci nel panorama scolasticoPersona 4 Golden è un gioco già molto stratificato di suo, tra battaglie all’ultimo sangue

Articoli

Le abilità di copia più forti di Kirby!

Riscopriamo l’arsenale della pallina rosa a pochi giorni di attesa da Return to Dream Land DeluxeAmiche e amici di NintendOn, buon San Valentino! In occasione

Recensioni

Warp Drive, una recensione in 240p

Belli i giochi di corse, ma è meglio vedere dove si vaNel corso degli anni su Nintendo Switch sono arrivati praticamente tutti i generi videoludici

Recensioni

Circle of Sumo – Recensione

Yonder porta lo sport del sumo su Nintendo Switch, ma in un modo totalmente diverso da come potevamo immaginarlo. Circle of Sumo è una festa multiplayer!

Speciali

Fantastico Studio – Milan Games Week 2018

È tutto FantasticoLa Milan Gamesweek è stata come al solito un grande momento di incontro tra ogni tipo di giocatori. Le cose da vedere e

Recensioni

All-Star Fruit Racing – Recensione

Fruttariani, fatevi avanti!Da qualche anno a questa parte l’Italia ha iniziato a compiere i suoi primi passi nel mondo dell’intrattenimento videoludico. Sembra che il bel

Speciali

La mie paure per Metroid Prime 4

Attendo il nuovo Metroid Prime 4 con tutto me stesso. Ma gli ultimi giochi Nintendo, stanno facendo vacillare il mio entusiasmo. Perché?

Recensioni

Hey! PIKMIN – Recensione

Hey tu! Sì, parlo a te col fiore in testa!Hey Joe è un pezzo della tradizione americana portato alla ribalta dalla celeberrima versione di Jimi

Recensioni

Kirby’s Blowout Blast – Recensione

Una palletta rosa tra le parole Nintendo e 3DS!Kirby si trova alla grande su Nintendo 3DS/2DS: quella che la sfera rosa di HAL Laboratory ha intrapreso

Recensioni

I and Me – Recensione

Non un gatto, ma due. O è lo stesso?I and Me è un misto tra platform e puzzle game che più indie di così non

Recensioni

Flip Wars – Recensione

Flippami e Switchami tutto!Nintendo Switch e multiplayer, un connubio perfetto fin dal primo video che ha presentato al mondo la console della casa giapponese con