Super Dragon Ball Heroes World Mission, una recensione a colpi di Kamehameha

Condividi l'articolo

Genere: RPG, gioco di carte

Il brand di Dragon Ball è da sempre uno dei più amati dai fan delle produzioni giapponesi. Gli splendidi disegni del maestro Akira Toriyama hanno dato origine ad un universo dal successo globale e senza precedenti. Il solo nominare Dragon Ball molto spesso porta le persone a rivivere i momenti più emozionanti ed intensi della saga.
Dall’arrivo di Vegeta sul pianeta Namek, alla prima trasformazione di Goku in Super Sayan. Dalle battaglie nel torneo di Cell fino alla comparsa del potente Majin Bu, alla sua trasformazione nell’essere più malvagio dell’universo ed alla sua distruzione con la sfera Genkidama. E come non ricordare le mille battaglie tra Vegeta e Goku, alla morte del primo per salvare il figlio Trunks ed alla continua ricerca di perfezionamento del secondo contro ogni sorta di avversario, che si tratti dello spietato assassino Hit oppure al Dio della Distruzione Bills.

Questo è uno degli arcade originali che è possibile trovare in Giappone

Insomma, la saga ha sempre offerto materiale in abbondanza per creare ogni sorta di videogioco possibile, partendo con i classici picchiaduro quali i Tenkaichi o i recenti Xenoverse e Fighter Z (non picchiaduro puri al 100% salvo quest’ultimo). Non mancano poi riduzioni mobile come Dokkan Battle e svariate altre. In tutto ciò, Bandai Namco ha creato anche un complesso titolo basato sulla costruzione di un mazzo di combattenti da scatenare all’interno di un’arena. Parliamo di Super Dragon Ball Heroes, arrivato finalmente anche su Nintendo Switch e PC con il sottotitolo di “World Mission“.

Battaglie arcade a suon di carte

Il gioco nasce nel lontano 2010 in Giappone, dove i giochi di carte di questo genere spopolano in maniera molto superiore rispetto ai nostri territori.  Nella versione arcade originale, semplicemente Super Dragon Ball Heroes, era possibile creare il proprio mazzo di carte virtuale partendo dalla propria collezione fisica. I cabinati erano infatti dotati di uno scanner apposito.

Gestire il proprio mazzo non è mai semplice, tra carte di diverso tipo e potenziamenti da equipaggiare

Da allora il titolo ha subito sia un miglioramento grafico, all’epoca notevole dal momento che si parla di un gioco per cabinati, sia un ricco aggiornamento di contenuti che troviamo anche nella versione per console. In Super Dragon Ball Heroes avremo la possibilità di mettere le mani su oltre 1000 carte, ognuna dotata di abilità uniche, di differenti statistiche e livelli di rarità. Ovviamente da noi il gioco non prevede l’utilizzo di carte reali, di conseguenza per poter completare la collezione e potenziare il mazzo dovremo spendere diverse ore a grindare battaglie su battaglie per guadagnarci i biglietti che ci permetteranno di “sbustare” nuove carte.
Qui possiamo vedere tutti i parametri di una carta, comprese le abilità che potremo sfruttare in combattimento

Creare il proprio mazzo inizialmente ci metterà di fronte alla condizione di scegliere tra gli eroi più blasonati della serie. Non sarà strano trovarci con due o tre versioni di Goku in squadra, magari con livelli di potenza altissimi. Ma, una volta iniziate a capire le meccaniche del titolo, ci troveremo sempre più spesso a rinunciare ad una carta potentissima in cambio di una più debole, ma con delle abilità che ci permetteranno di guadagnare più facilmente la vittoria.

La strategia è essenziale

Anzitutto, in uno scontro di Super Dragon Ball Heroes ci sono molteplici fattori da tenere in considerazione. Ogni turno dovremo posizionare i nostri combattenti su una delle tre aree predisposte dell’area di gioco. Ciascuna area ci permetterà di consumare più o meno VIGore, il quale fornirà un boost differente alla potenza della squadra mandata a combattere gli avversari in base alla posizione. Il VIGore, una volta consumato, dev’essere ricaricato nell’apposita area di supporto, dove i combattenti rimarranno “in panchina” fino al momento in cui decideremo di rimetterli in campo.
A tutto ciò si uniscono le molteplici abilità uniche dei personaggi. Esse possono ridurre il VIGore degli avversari, impedendo loro di effettuare ulteriori attacchi nel turno successivo. Oppure possono dimezzare i danni inflitti, o accelerare la barra d’attacco (IC) dell’avversario al fine di rendere più difficile le sue possibilità di successo in un attacco o in una difesa. Altre abilità possono raddoppiare, addirittura quadruplicare la POTenza dei propri attaccanti, permettendo loro di colpire per primi durante uno scontro.

Un buon posizionamento è essenziale

Le loro abilità non finiscono qui, ovviamente. Non mancano le trasformazioni, che permettono ad esempio a Goku di raggiungere lo stato di Ultra Istinto, sfoderando una micidiale “Kamehameha Divina” ed aumentando il proprio POTere di ben 15000 punti. Non mancano nemmeno speciali attacchi di gruppo, chiamati “Modo Doppio” e “Modo Triplo“, in cui scegliere con attenzione i combattenti da utilizzare per sferrare l’attacco potrebbe fare la differenza tra una splendida vittoria o una sonora sconfitta.
Ma non è tutto. Una volta per ogni match potremo utilizzare un “modulo“, ovvero un’abilità particolare che ci permetterà di guadagnare diversi effetti, utili sia per aumentare il vigore dei propri combattenti così come per infliggere danni extra agli avversari. Anche qui troviamo decine e decine di moduli differenti, ognuno con effetti diversi uno dall’altra e che possono cambiare le sorti delle battaglie a cui prenderemo parte.
Questi sono i casi in cui avere il dito rapido aiuta

Non ancora contenti delle possibilità strategiche di questo titolo, nella fase di creazione del nostro mazzo potremo equipaggiare le carte di potenziamenti, abilità extra e molto altro. Riuscire a dotare le nostre carte dei giusti oggetti potrebbe potenziare moltissimo i valori base delle carte, oppure potrebbe permettere loro di apprendere attacchi speciali inediti (Towa che scaglia un Cannone Galick contro gli avversari è uno spettacolo unico).
Insomma, tutto si può dire tranne che non serva strategia nella creazione del proprio mazzo.

Una quantità di contenuti sorprendente

Una delle cose che più stupisce di Super Dragon Ball Heroes World Mission è sicuramente l’enorme mole di contenuti. Partendo dalle oltre 1000 carte da “sbustare”, il gioco ci offrirà la possibilità di prender parte a tantissime modalità differenti.

Il menù da cui potremo accedere a tutti i contenuti

Anzitutto la modalità storia, che si colloca subito dopo la fine degli eventi di Dragon Ball Super e Dragon Ball Super: Broly. Essa ci metterà nei panni di un piccolo gruppo di ragazzini che vivono nella realtà e che sono grandi appassionati del gioco di carte Super Dragon Ball Heroes. Essi dovranno affrontare una serie di strane anomalie, le quali vedranno unirsi il mondo del gioco di carte con il mondo reale, portando nemici estremamente potenti come Freezer e Majin Bu a tentare di distruggere il pianeta reale. La modalità storia non nasconde certamente nessuna intenzione di creare una narrativa profonda ed emozionante, ma anzi spesso ci troveremo di fronte a gag simpatiche ed a nemici che si alleeranno con altre versioni di se stessi per poter raggiungere i propri, già conosciuti obbiettivi. Non risulta nemmeno particolarmente difficile da affrontare, salvo alcuni boss che sapranno darci parecchio filo da torcere. Malgrado tutto, le 20/25 ore necessarie per portarla a termine ci permetteranno di imparare al meglio le basi del gioco, partendo dalla costruzione del primo mazzo sino ad arrivare alla completa e totale gestione di abilità e personaggi avanzati.
In un gioco nato come Arcade, ovviamente, non poteva mancare una modalità Arcade. Essa ci permetterà di affrontare i leggendari guerrieri della saga in una serie di battaglie sempre più difficili e complicate da gestire. In questo caso la costruzione di un buon mazzo ci permetterà di affrontare combattimenti sempre più ostici e complicati. Non mancano le battaglie in rete, per sfidare altri giocatori in tutto il mondo, una modalità torneo in cui affronteremo diverse sfide una dietro l’altra al fine di raggiungere la vetta ed una modalità dedicata alla creazione delle nostre carte personalizzate, sfruttando sticker guadagnati nel corso delle nostre partite.
Secondo me vinco io.

Dulcis in fundo troviamo il negozio. Esso è di particolare importanza, poiché ci consentirà l’accesso a nuove carte (da acquistare con i biglietti vinti negli scontri), nuovi oggetti e nuovi accessori. Insomma, ci troveremo molto spesso a navigare tra le pagine del negozio per decidere su quale set spendere i nostri preziosi biglietti o quali oggetti acquistare per potenziare i nostri personaggi.

L’occhio vuole la sua parte

Super Dragon Ball Heroes World Mission è, come detto prima, un titolo la cui natura risale agli Arcade giapponesi. E ciò è uno degli aspetti che subito ci salteranno all’occhio una volta avviato il gioco. Malgrado la mole incredibile di contenuti, la grafica è uno dei punti deboli della produzione. La modellazione poligonale è a mala pena sufficiente, e la resa è praticamente identica tra la versione PC e quella Nintendo Switch. Ciò è dato dal fatto che World Mission non sia altro che un porting per console della versione 3DS del gioco, conosciuta in Giappone col nome di “Dragon Ball Heroes: Ultimate Mission”.

Non si può dire che sia un capolavoro grafico però… 40660 danni?

Certo, la grafica passa in secondo piano potendo sparare una Kamehameka X10 con Goku SSJ4 direttamente in faccia a Crilin (si, con cattiveria). D’altro canto un piccolo aggiornamento al comparto tecnico non avrebbe di certo reso meno felici i giocatori. Anche l’espressività dei volti ed i movimenti dei modelli dei personaggi non fa di certo gridare al miracolo. Fortunatamente il framerate rimane sempre stabile anche nelle fasi più concitate del gioco, con tantissimi effetti a schermo a rubare la scena al nostro combattente.
 
Super Dragon Ball Heroes si dimostra quindi un titolo assolutamente valido, rivolto a coloro che apprezzano i giochi strategici basati sulle carte nonché il brand di Dragon Ball. Malgrado il suo aspetto vetusto a causa di una grafica risalente ad una console molto meno prestante, il gioco ci permetterà di vivere decine e decine, se non centinaia, di ore in compagnia dei nostri eroi preferiti. La possibilità di schierare in campo praticamente qualsiasi personaggio mai apparso nella saga e di usufruire di tantissime modalità rende Super Dragon Ball Heroes World Mission un titolo che ogni fan della serie non può perdersi, a patto di essere anche appassionato dei giochi di carte.

Giocato oltre 20 ore, sbloccate oltre 300 carte e terminata la modalità storia principale
Pro: Mole di contenuti impressionante, fanservice oltre ogni immaginazione
Contro: Non tutti apprezzano il fanservice, il dettaglio grafico lascia un pò a desiderare
7.8

Potrebbero interessarti

Recensioni

Unicorn Overlord, una Vanillarecensione

Vanillaware sgancia la bomba e porta un gioco strategico di tutto rispetto nelle nostre maniSono anni e anni che sentiamo parlare di Vanillaware, una software

Recensioni

Persona 3 Portable, recensione di mezzanotte

Il terzo capitolo sbarca su Nintendo Switch con l’edizione più controversaSe Persona 4 Golden è stato il titolo dell’ascesa di Atlus nell’olimpo del genere JRPG

Persona 4 Golden
Guide

Persona 4 Golden, guida ai quiz in classe

Ecco una pratica e utile guida per districarci nel panorama scolasticoPersona 4 Golden è un gioco già molto stratificato di suo, tra battaglie all’ultimo sangue

Articoli

Le abilità di copia più forti di Kirby!

Riscopriamo l’arsenale della pallina rosa a pochi giorni di attesa da Return to Dream Land DeluxeAmiche e amici di NintendOn, buon San Valentino! In occasione

Recensioni

Warp Drive, una recensione in 240p

Belli i giochi di corse, ma è meglio vedere dove si vaNel corso degli anni su Nintendo Switch sono arrivati praticamente tutti i generi videoludici

Recensioni

Circle of Sumo – Recensione

Yonder porta lo sport del sumo su Nintendo Switch, ma in un modo totalmente diverso da come potevamo immaginarlo. Circle of Sumo è una festa multiplayer!

Speciali

Fantastico Studio – Milan Games Week 2018

È tutto FantasticoLa Milan Gamesweek è stata come al solito un grande momento di incontro tra ogni tipo di giocatori. Le cose da vedere e

Recensioni

All-Star Fruit Racing – Recensione

Fruttariani, fatevi avanti!Da qualche anno a questa parte l’Italia ha iniziato a compiere i suoi primi passi nel mondo dell’intrattenimento videoludico. Sembra che il bel

Speciali

La mie paure per Metroid Prime 4

Attendo il nuovo Metroid Prime 4 con tutto me stesso. Ma gli ultimi giochi Nintendo, stanno facendo vacillare il mio entusiasmo. Perché?

Recensioni

Hey! PIKMIN – Recensione

Hey tu! Sì, parlo a te col fiore in testa!Hey Joe è un pezzo della tradizione americana portato alla ribalta dalla celeberrima versione di Jimi

Recensioni

Kirby’s Blowout Blast – Recensione

Una palletta rosa tra le parole Nintendo e 3DS!Kirby si trova alla grande su Nintendo 3DS/2DS: quella che la sfera rosa di HAL Laboratory ha intrapreso

Recensioni

I and Me – Recensione

Non un gatto, ma due. O è lo stesso?I and Me è un misto tra platform e puzzle game che più indie di così non

Recensioni

Flip Wars – Recensione

Flippami e Switchami tutto!Nintendo Switch e multiplayer, un connubio perfetto fin dal primo video che ha presentato al mondo la console della casa giapponese con