Il recente Nintendo Direct ha investito i nintendari con una quantità di informazioni e di prodotti davvero consistente, salvo poi – annuncio dopo annuncio – far suonare il campanello d’allarme per il 13 Febbraio 2015, data in cui Nintendo ha voluto concentrare i suoi sforzi presentando al pubblico il New Nintendo 3DS, Majora’s Mask 3D, con relative limited, e Monster Hunter 4 Ultimate, a sua volta lanciato con un bundle esclusivo.
Lo staff di NintendOn si è quindi posto la seguente domanda: siamo di fronte ad un’interessante strategia di lancio o forse si poteva prestare più attenzione alle disponibilità dei propri clienti?
Il parere di Giulio “Skullkid” Vitali
Osservare come Nintendo si muova a livello di strategia di marketing e di proposizione dei prodotti è sempre affascinante. Ho sempre ritenuto Nintendo un’azienda capace di pianificare sempre i suoi lanci e a posteriori tutto ha sempre avuto un senso, persino in periodi di basse vendite rispetto alla concorrenza tutto faceva parte di un grande disegno divino Yamauchiano, o Iwatiano a seconda della filosofia di vita che vi sta più a cuore.
In redazione tutti conoscono la mia devozione per il business model di Satoru Iwata, ma durante il Nintendo Direct del 14 Gennaio 2015 ho storto il naso, perché sono un consumatore. Nonostante abbia 2 New Nintendo 3DS (uno Giapponese e uno Australiano) e abbia anche preso l’Ambassador, avevo intenzione, a tempo debito, di comprare Monster Hunter 4 Ultimate come gioco, Majora’s Mask 3D nella sua edizione limitata (anche senza statua ma con la spilla), ed un’eventuale console limited di Zelda qualora fosse stata annunciata, per una spesa stimata di circa 320€, ma dilazionata quantomeno in due pagamenti distinti, insomma era sempre sembrato evidente come due titoli importanti come MH4U e MM3D dovessero uscire quantomeno a distanza di un mese.

Invece Nintendo ha deciso di far coincidere lancio di New Nintendo 3DS, lancio di New Nintendo 3DS di MH4U, lancio di New Nintendo 3DS di MM3D, lancio di Majora’s Mask limited, lancio di Monster Hunter 4 Ultimate, tutto nello stesso giorno, mettendo dunque di fronte i consumatori, che come me sono fan di entrambe le saghe, a una scelta: decidere cosa comprare quel determinato mese, rischiando, vista la natura limitata di alcuni oggetti, di non poter collezionare e comprare una serie di oggetti.
A ciò si aggiunge il fatto che il New Nintendo 3DS limited di MM3D ha il gioco preinstallato, di conseguenza la console non costerà gli ufficiali 199€ della versione XL normale, ma ben 235, perché comprensiva del gioco, di fatto obbligando il consumatore che volesse prendere limited del gioco e console, ad avere due copie del gioco entrambe pagate! (fortunatamente negli USA non hanno il gioco preinstallato).

Dunque alla fine della questione non solo chi è fan di entrambe le saghe si troverà di fronte, a meno di avere da parte una discreta sommetta, a scegliere cosa prendere rischiando di non poter comprare tutto come avrebbe ben volutamente fatto in due pagamenti distinti, ma per quanto riguarda Zelda si ritrova un rincaro opinabile.
Ovviamente essendo il prezzo di listino della limited della console 235€, non c’è nemmeno un grande sconto per un bundle, quando ad esempio se ci fosse stato anche un minimo d’incentivo in più poteva esser visto come conveniente, ma se avessero messo la limited a 199€ senza gioco, si aveva la possibilità di poter prendere con pochissimi soldi in più la console limited più gioco (non limited) avendo tra le mani la copia fisica, che ha decisamente più valore.

Capisco che si sarebbe voluto lanciare una console con una line-up forte, invogliando dunque all’acquisto, ma tutto lo stesso giorno limita per forza di cose anche il consumatore medio che magari non prende sempre due giochi, ma molto più spesso uno solo, sempre che compri al lancio.
In conclusione da consumatore rinuncerò sicuramente a qualcosa, e spero nel futuro di poterla recuperare, e prima che si dica che Monster Hunter 4 Ultimate si troverà, bhe è chiaro che rinunciare al primo mese di caccia online col proprio gruppo non è l’ideale in un gioco progressivo. Inoltre è una questione di principio: gli appassionati sono quelli che spendono, sono quelli che comprano le ondate di amiibo tutte insieme (immaginate se Nintendo avesse deciso di lanciare sul mercato 48 amiibo tutti insieme invece di suddividerli in ondate – ecco la situazione al momento), sono quelli che fanno la lotta per l’azienda senza esser pagati, e in questo caso Nintendo ha decisamente ragionato non in maniera costruttiva per gli appassionati. Un programma di release più assennato poteva prevedere il rilascio di MH4U un mese dopo MM3D, dando anche più respiro ad un marzo più povero di titoli d’impatto. Pagherà questa strategia? Dal punto di vista degli appassionati è un grattacapo in più, una possibile spesa su ebay in più, e una scelta che si preferiva non fare; dal punto di vista del consumatore medio vista la poca accessibilità di MH4U, bastava MM3D per lanciare il New 3DS, ma forse, alla fine di tutto, se non sono a capo della divisione marketing di Nintendo un motivo c’è… per ora.

Il parere di Pietro “Pittanza” Spina
Sono sempre stato un accanito difensore di Nintendo quando le si volgevano accuse in merito all’eccessiva diluizione delle uscite in certi periodi e all’improvviso affollamento di nuovi prodotti sugli scaffali in altri, innanzitutto perché dietro il lancio di ogni titolo ci sono una programmazione e una rifinitura difficilmente ritrovabili nei competitor – portando il gioco a uscire solo ed esclusivamente quando è il momento giusto – e successivamente perché… nessuno ci punta una pistola alla tempia per comprare tutto.
Fa strano dirlo, soprattutto per il sottoscritto che a Direct appena concluso ha iniziato a spammare l’hashtag #compraretutto, stordito e inebetito da tutte le meraviglie mostrate durante i tambureggianti 40 minuti presentati dai “Due Satoru”: tante conferme, tante sorprese e alcune novità. Una fiera della cuccagna come non si vedeva da tempo, che ha fatto brillare gli occhi a tutti.

Così come all’uscita contemporanea di Super Smash Bros. per Wii U, degli amiibo e del duo Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha non ho provato alcun ansia da “ingolfamento” – trattandosi di tre tipologie di prodotti totalmente differenti e su due console diverse – nemmeno il florilegio di hardware e software in occasione del lancio del New Nintendo 3DS mi allarma: una nuova console (chiamatela redesign quanto volete, ma è un prodotto un po’ diverso dall’originale) è pronta per il lancio ed è compito di Nintendo valorizzarne la portata sul mercato, affiancandogli dei titoli in grado di esaltarne le peculiarità. Majora’s Mask 3D e Monster Hunter 4 Ultimate, in abbinata ad interessanti outsider come Ace Combat Assault Horizon Legacy +, che introduce a sua volta gli amiibo sulla portatile, sembrano essere in grado di garantire ai nuovi acquirenti un ingresso sfarzoso nel nuovo mondo del gaming 3D a portata di tasca.

Volendo fare i conti, in questo momento non potrei permettermi in alcun modo di mettere le mani su tutto quanto è stato mostrato, anzi, dovrei minuziosamente e saggiamente discernere l’indispensabile (anche se parliamo di videogiochi…) da quello che può attendere. Nelle migliori condizioni mi potrei presentare col portafogli pulsante al più vicino Gamestop e ordinare “due di tutto”, ma in questa occasione mi adagerò su una copia di Monster Hunter 4 Ultimate e guarderò con la lacrimuccia tutto quello che non posso comprare per carenza di mera pecunia.
Trovo invece inaccettabile non poter godere di un prodotto perché indirizzato ad un altro continente, come nel caso della limited di Monster Hunter 4 Ultimate per il mercato americano. Avrei volentieri fatto qualche sacrificio in più per averla e invece dovrò veder schizzare di prezzo su eBay senza neanche poterla acquistare, in quanto versione non compatibile con le console europee. O vogliamo parlare della limited, sempre americana, di Majora’s Mask 3D? A loro la figure di Skull Kid, a noi la spilletta… che ai consumatori a stelle e strisce regalano prenotando Code Name S.T.E.A.M.. (WAT?)

Nintendo non deve preoccuparsi delle tasche dei suoi clienti, perché è giusto che chi ha i soldi possa comprare e chi ne ha meno debba fare delle scelte: la vita funziona così in ogni situazione e aspettarci qualche filantropica digressione da parte della casa di Kyoto è francamente utopistico.
Se però dovessi muovere una critica alla recente gestione dei prodotti targati N, mi premerebbe far arrivare alle orecchie di chi di dovere che la distribuzione è deficitaria quantomeno dal punto di vista degli stock e della presenza nei negozi in proporzione alla clientela. Che sia per paura di ritrovarsi con materiale invenduto o meno, Nintendo sembra stia generando degli “shortage controllati” che scatenano uno sciacallaggio a tratti imbarazzante da parte di rivenditori e di privati. Che si tratti degli amiibo (buona notizia in questo senso la ristampa di Marth negli USA), delle limited di Bayonetta 2 o di quelle dei titoli a venire, Nintendo è parzialmente complice dell’impossibilità da parte di alcuni consumatori di mettere le mani sui alcuni prodotti pur avendo i soldi necessari. Per carità, non si tratta di un problema risolvibile con un colpo di bacchetta magica di Iwata, essendo causato sopratutto da una deformazione culturale propria di “alcuni” clienti, ma un po’ più di chiarezza nei numeri delle forniture e maggiore saggezza nella distribuzione potrebbero garantire ai più di possedere le chicche tanto desiderate.
E ricordate: #compraretutto.
E i lettori di NintendOn cosa ne pensano?
Aspettiamo i vostri commenti e la vostra lista della spesa!