Tante buone aggiunte, in attesa del corposo aggiornamento di novembre
Non amo i musou. Anzi, probabilmente questo genere di giochi rientra tra quelli che meno amo e che mai comprerei a prezzo pieno. Poi c’è Nintendo che con The Legend of Zelda riesce a vendermi quasi tutto, ed ecco quindi che ho comprato e spolpato Hyrule Warriors: L’era della Calamità, che effettivamente si è meritato un ottimo voto nella nostra recensione.
Il successo del gioco ha portato Nintendo a sviluppare due DLC contenuti in un Season Pass: il 18 giugno è stata pubblicata la prima parte, chiamata “Il battito ancestrale”, che porta più contenuti di quanto inizialmente possa sembrare, con tante altre ore di gioco più o meno motivanti.
La novità principale, quella che muove il tutto, è l’Antico laboratorio di Corte: grazie alle conoscenze tecnologiche di Pruna e Rovely, infatti, raccogliendo diversi materiali e portando a termine alcuni obiettivi, sbloccheremo i tasselli di una sorta di albero delle abilità.
La difficoltà nel portare a termine queste missioni non è elevatissima, ma di certo affrontare questo DLC dopo aver completato il gioco rende il tutto più noioso: bisognerà infatti ripetere più e più volte le missioni per accumulare i materiali richiesti, o eliminare un determinato numero di nemici, andando quindi a impegnarsi nel farming per ore e ore.
Per fortuna ci sono anche alcune sfide aggiuntive che permettono un po’ di novità anche a chi ha già giocato decine di ore al gioco base: le missioni “EX” e l’arrivo degli “avvistamenti pericolosi”, nientedimeno che versioni potenziate di nemici già conosciuti. Se pensavate dunque che un Chuchu fosse ormai cosa per principianti, avrete sicuramente di che ricredervi.
Tra i premi del Laboratorio troviamo un’altra delle novità di questo DLC, ovvero una nuova arma per Link: il flagello. Come una sorta di nunchaku, questa nuova arma unisce velocità e gittata, dimostrandosi perfetta in situazioni di numerosi nemici. La sua abilità principale è quella di rubare, o meglio copiare, l’arma del nemico e utilizzarla con una potenza devastante, fino a quando questa non va a consumarsi del tutto.
Abbiamo tre versioni del Flagello:
- Flagello del Guardiano
- Flagello lama ancestrale
- Flagello rinforzato
Altra novità, sempre nell’ambito delle armi, è il Destriero di Hyrule per Zelda. Questa moto, vecchia conoscenza per chi ha acquistato i DLC di Breath of the Wild, è probabilmente l’arma più debole della principessa, per quanto in modalità “super marcia” le cose siano ben diverse. Unica precauzione da prendere, non abusarne troppo, pena il surriscaldamento del motore.
Così come il Flagello, anche in questo caso abbiamo tre varianti:
- Destriero di Hyrule
- Destriero di Hyrule offensivo
- Destriero di Hyrule difensivo
Ultima grande novità è un nuovo personaggio: il Guardiano veterano.
Portando a termine la missione “Insidia: tempio dimenticato (EX)” nel Laboratorio (non prima di aver raccolto decine decine di materiali e completato altrettante missioni) si può quindi impersonare quelli che nel corso di un gioco intero abbiamo temuto di più.
Inutile dire che la potenza è davvero devastante e grazie ai suoi raggi laser è possibile eliminare miriadi di nemici in pochissimo tempo.
Le novità si fermano qui, anche se per i più temerari c’è anche la nuova difficoltà “Apocalisse”. Un DLC che sicuramente rappresenta la parte meno corposa del Season Pass, ma che regala nuove missioni e ore di gioco sia ai neofiti sia a chi ha già vissuto l’avventura principale.
In attesa della vera carne al fuoco in arrivo a novembre, consiglio l’acquisto a tutti coloro che hanno amato (come me) Hyrule Warriors: L’era della Calamità. Per tutti gli altri, forse, è meglio aspettare di scoprire cosa ci riserverà il secondo DLC.