Le persone devono godersi il gioco come vogliono
Nei giorni scorsi, la director di Animal Crossing: New Horizons, Aya Kyogoku, ha rilasciato un’intervista a La Vanguardia, dove ha toccato diversi argomenti. Dopo aver parlato del futuro della serie, si è concentrata sull’inclusione e di come il gioco rappresenti la diversità. Ad esempio, nel gioco è possibile cambiare liberamente il tono della pelle del proprio personaggio e, ancora, ci sono molte personalizzazioni possibili per acconciature, vestiti e molto altro.
Il team che ha creato Animal Crossing ha sempre cercato di tener conto di questo tipo di diversità considerando anche i commenti dai team di localizzazione di altre parti del mondo. In definitiva, Nintendo ha voluto che i giocatori potessero essere chiunque volessero e divertirsi con il gioco nella maniera a loro più consona.
Ecco le parole di Aya Kyogoku:
Uno dei pilastri della serie è la possibilità per diversi tipi di persone di potersi divertire con il gioco a modo loro e indipendentemente dalla loro età. Abbiamo pensato a questo quando abbiamo realizzato Animal Crossing: New Leaf ed è qualcosa che abbiamo cercato di accentuare con New Horizons.
Ad esempio, i giocatori possono ora cambiare il tono della pelle del loro personaggio per mostrare quanto sia abbronzato. Riguardo al concetto di genere, i giocatori devono sceglierlo in modo che il gioco possa utilizzare le appropriate regole grammaticali, ma hanno completa libertà di cambiare dettagli come acconciature, vestiti e atro. Per questi aspetti, il genere che hanno scelto nel gioco è ininfluente.
Abbiamo sempre cercato di considerare questo tipo di diversità, tenendo conto dei commenti dei team di localizzazione di altre regioni. Anche se ci sono molte aree del gioco in cui è difficile per noi trovare una soluzione che renda tutti felici, il nostro obiettivo con Animal Crossing è che i giocatori possano essere chiunque essi vogliano essere e che possano godersi il gioco come preferiscono.
Aya Kyogoku
Parole che esprimono concetti decisamente condivisibili e che negli ultimi anni hanno cominciato a trovare sempre più spazio anche nel settore dei videogiochi. Un settore che si sta lentamente evolvendo, insieme alla nostra società, verso una realtà sempre più inclusiva dove tutti possano sentirsi a proprio agio.