I videogiocatori non temono la quarantena

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C’è stato un periodo, più o meno un mese fa, in cui la stragrande maggioranza di noi italiani non avrebbe immaginato l’attuale situazione d’emergenza causata dal covid-19, il coronavirus. Tutti avevamo dei programmi che abbiamo dovuto in qualche misura annullare, normali o straordinari – e comunque unici, normali o straordinari che fossero.

L’attuale decreto richiede sacrificio e buonsenso, una disciplina educata che è rispetto per la vita di tutti. E questo buonsenso, o ragione, è l’unica soluzione democratica al problema; l’alternativa è la dittatura, alla cinese, e non credo sia ciò che il nostro spirito di europei abituati alla libertà e alla democrazia desideri e/o possa sopportare.

Il compito che spetta ai cittadini è di stare a casa: e diciamolo, noi videogiocatori siamo dei maestri in questo, e abbiamo il dovere di mostrare la via ai nostri connazionali. Sorvolando sul fatto che chi soffra troppo la mancanza delle proprie mansioni lavorative altro non fa che sottolineare la tossicità del modello ipercapitalistico (ma come fate? rilassatevi un attimo, miseria ladra), questo è il momento adatto a dedicarsi a, o recuperare, una passione, un hobby, studiare una lingua nuova, guardare quei film in lista da anni, imparare a preparare una torta, scoprire cosa si celi dietro quegli assurdi nomi seitan e tofu.

La propria casa non è una prigione, se lasciamo che la nostra mente si attivi con processi pratici e con salti fantastici; accettiamo di praticare un periodo di otium, quando i romani si ritiravano dalla vita pubblica abbandonando le occupazioni solite. E potremmo reagire anche in base a come viviamo, come intendiamo questo periodo di quarantena.

Art pazzesco by Marco Albiero

Ci troviamo in uno spazio limitato, domestico, che la fantasia può scardinare e rimontare, ampliare, trasformare. Chiusi nel nostro bunker di schermi, testi e snack, sopravviviamo a una minaccia invisibile con un’avventura videoludica immersiva e ansiogena, realmente solitaria. Axiom Verge rinchiude magistralmente in questa atmosfera, così come Super Metroid, suo mentore spirituale.

Come lettura, mai come ora potremmo tentare di avvicinarci alla comprensione del periodo descritto dal Decameron di Boccaccio; e magari trascorrere il tempo raccontandosi storie con gli amici in videoconferenza.

Di film ambientati all’interno di un unico spazio chiuso ce ne sono a bizzeffe e in buona parte, prevedibilmente, horror: potremmo invece guardare The Big Kahuna, con Kevin Spacey e Danny DeVito, che ci mostra le dinamiche interpersonali di un gruppo di individui costretto nella stessa stanza d’albergo (tratto dall’opera teatrale Hospitality Suite di Roger Rueff, sceneggiatore del film). Sennò che vi devo dire, guardatevi Contagion e poi però lasciatemi stare, io vi avevo avvisati.

Oppure no. Voglio allontanarmi da questo grigiore, voglio che almeno la mia testa voli via verso mondi diversi dal nostro, fiabe da vivere mentre fuori è buio pesto anche di giorno. La fantasia non è solo un diritto, è un dovere.

Ori and the Blind Forest è perfetto per abbandonare l’hic et nunc, con le sue luci basse e dense, la colonna sonora che culla tutto il corpo, per una storia che oltre a colpire al cuore, colpisce i joypad con le dita per l’impegno richiesto a completarla, davvero ben calibrato. Non sembra di poggiare i piedi su questo mondo, quando ci si gioca.

Le fiabe di Jacob e Wilhelm Grimm o quelle di Andersen diventano quasi obbligatorie, magari con Hardcore Will Never Die but You Will dei Mogwai di sottofondo, il cui video Rano Pano mostra come due amici chiusi in casa se la spassino sfruttando anche la propria immaginazione.

Ma magari siamo degli irriducibili e no, non possiamo fare a meno delle nostre interazioni sociali. E allora? Allora lo famo digitale: mancano pochi giorni all’uscita di Animal Crossing: New Horizons, sulla cui isola potremo incontrarci e trascorrere qualche ora di compagnia telematica. Ma fino al 20 marzo ci toccano soprattutto le botte: Super Smash Bros. Ultimate, Street Fighter 30th Anniversary Collection (attualmente in sconto sull’eShop), Diablo III Eternal Collection, Splatoon 2, quelle automobilistiche di Mario Kart 8 e Rocket League (anche questo in sconto nel momento in cui scrivo).

A questo punto patatine, birrette e videoconferenze a far caciara con gli amici.

Anticamente, la parola veneta quarantina indicava il periodo che i viaggiatori provenienti da zone infette dovevano trascorrere in isolamento prima di sbarcare verso la loro meta. Facciamo che questo sia un periodo che ci arricchisca, di modo da poter sbarcare presto su un mondo migliore.

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