Frederic 2: Evil Strikes Back – Recensione

Forever Entertainment porta la musica di Frederic 2: Evil Strikes Back anche su Nintendo Switch; resistere a certe melodie sarà davvero impossibile.

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Genere: Arcade, Musicale
Multiplayer: No
Lingua/e: Testi a schermo in italiano; doppiaggio in inglese

Ne ferisce più il pentagramma che la spada

Quando si parla di duelli e battaglie la prima cosa che viene in mente è un’arma, qualcosa che possa colpire il proprio avversario e portare la vittoria dalla nostra parte. C’è poi un mondo alternativo, fantastico direi, in cui ci si sfida a colpi di note musicali: spade e fucili sono qui sostituiti da tastiere che, suonate, colpiscono i propri nemici fino a farli arrendere. È ciò su cui si basa Frederic 2: Evil Strikes Back, secondo capitolo della serie di Forever Entertainment e che unisce ironia, buona musica e qualche feels che fanno sempre piacere.

Il nostro Chopin, in tutta la sua bellezza… più o meno.

Protagonista dell’avventura è una versione moderna di Frédéric Chopin, che si troverà a dover cercare in tutto il mondo il suo cuore musicale rubato da un’entità malvagia che vuole portare la musica a ciò che era un tempo; ovviamente un artista come Chopin non può permettere una cosa del genere e sarà nostro compito accompagnarlo in questo viaggio per sfidare alcuni grandi artisti della storia musicale il cui cuore è stato posseduto dal nostro nemico. La storia non è di certo complessa o con colpi di scena, ma pone le basi per avere un buon pretesto e proseguire nell’avventura, nonostante in realtà i molti dialoghi, completamente doppiati in inglese e sottotitolati in italiano, alla lunga risultino fuori luogo.

L’ironia con cui gli sviluppatori hanno voluto costruire le varie gag è percepibile e riesce anche a strappare qualche sincero sorriso, ma un doppiaggio un po’ piatto e l’effettiva troppa predominanza di questi dialoghi spezzano molto il ritmo di gioco, tant’è che in un’eventuale seconda sessione di gioco non ci penserete due volte a saltarli del tutto.

Giocando con i pulsanti i vostri occhi diventeranno come quelli nell’omone sulla destra.

Il fulcro del gioco sono però, ovviamente, le sessioni musicali in cui dovremo suonare delle versioni remixate di veri brani di Chopin, adattati al luogo in cui il nostro protagonista si è recato. Arrivati a Wembley, ad esempio, sarà un piacere suonare un brano del noto compositore francese in chiave Queenizzata, o ancora una dolce melodia che però assume toni pop quando ci scontreremo ad Hollywood contro un bandito che ricorda in tutto e per tutto il Re di questo genere musicale, Michael Jackson. Frederic 2: Evil Strikes Back permette di utilizzare sia i Joy-Con che il touchscreen per giocare (ovviamente nel secondo caso solo in modalità portatile), ma fin dall’inizio gli sviluppatori consigliano di giocare utilizzando Nintendo Switch come se fosse un tablet. Sebbene i pulsanti siano completamente personalizzabili, risulterà infatti molto difficile destreggiarsi tra le note utilizzando questa modalità di controllo, mentre il tutto sarà più immediato giocando il titolo come il più semplice dei giochi su smartphone, come un Guitar Hero touchscreen.

Scelta questa seconda soluzione per giocare al meglio, basterà qualche partita per entrare nel pieno delle meccaniche: suonare i tasti bianchi e neri della tastiera è semplice e il tutto risulta reattivo alla pressione; purtroppo però ciò che succede sullo sfondo, con il nostro Frederic e relativo sfidante che ballano e suonano, unito alle scritte di combo ben riuscite, rendono il “campo” da gioco molto confusionario e nei livelli più avanzati sarà quasi impossibile non sbagliare nemmeno una nota.

L’unico, inimitabile. È quasi un dispiacere sconfiggerlo, ma lo facciamo per lui.

Sarà però impossibile, invece, non innamorarsi della colonna sonora, con pezzi remixati alla perfezione che ricordano tantissimo i luoghi e i cantanti/gruppi musicali ai quali sono ispirati; con qualche traccia più riuscita di altre, la componente principale del gioco può essere promossa a pieni voti, soprattutto se ascoltata tramite delle cuffie. Il vero problema del gioco sta però nella longevità: portare a termine l’avventura principale vi occuperà davvero pochissimo tempo; a difficoltà normale (è possibile selezionare facile, normale, difficile e Chopin) ho impiegato poco meno di un’ora per arrivare ai titoli di coda e questo lasso di tempo per circa la metà è stato occupato dalle cut-scene di cui prima.

Rigiocare i livelli a difficoltà più elevate porta sicuramente qualche ora in più nel contatore finale, ma l’assenza di una classifica online, di sbloccabili, altre modalità oltre all’avventura e visto il numero effettivamente esiguo di livelli, porterà l’icona di Frederic 2: Evil Strikes Back a non restare a lungo in prima posizione nella home della vostra console.

Da grande compositore a Super Saiyan Rosé è un attimo.

Frederic 2: Evil Strikes Back riesce nel suo intento di intrattenere con buona musica e una storia leggera e simpatica, nonostante questa sia troppo presente a fronte di livelli che, alla fin fine, sembrano essere lì quasi come riempitivo, quando dovrebbe essere il contrario. Un reparto audio di qualità non è accompagnato adeguatamente da un comparto grafico all’altezza, non tanto per gli ottimi intermezzi completamente disegnati a mano, ma piuttosto per la confusione che si crea durante i combattimenti a colpi di note musicali.

Un giro per il mondo alla conquista del proprio cuore musicale e poi fine, difficilmente si tornerà a giocare nuovamente dopo una prima run; d’altronde, seppur non fosse Chopin, un altro grande della musica ci aveva visto lungo: “Paganini non ripete”.

Ho portato a termine l’avventura principale a modalità normale in poco meno di un’ora, provando qualche livello alle altre tre difficoltà, grazie ad un codice gentilmente offerto dagli sviluppatori.
Pro: Colonna sonora pregevole, nonostante qualche brano spicchi più di altri.
Contro: L’avventura principale si porta a termine davvero in poco tempo e, oltre a quello, non c’è altro da fare.
6.5

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