Nintendo QuestiOn #9 – Com’era Sonic agli esordi?

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L’annuncio del nuovo Sonic Boom con relativo restyling dei personaggi ha destato abbastanza scalpore nel mondo videoludico, soprattutto  tra i fan della serie. D’altra parte, i quattro personaggi principali della serie, Sonic, Tails, Knuckles e Amy, hanno subito modifiche che, seppur leggere, non lasciano indifferenti.

Pare che la maggior parte dei fan del porcospino blu non sia per niente soddisfatta, almeno a giudicare dai commenti e dalle immagini che girano in rete. Oltretutto, serie tv e il nuovo episodio per console non sembrano molto promettenti dai primi video mostrati, o almeno tali da poter rilanciare in grande stile Sonic e amici.

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Ma questa è un’altra storia e solo nei prossimi mesi potremo sapere se la software house giapponese ha colpito nel segno o se si tratta del (purtroppo per il povero Sonic) ennesimo buco nell’acqua.

Quello di cui voglio parlare oggi è di Sonic quando era Sonic e cioè: com’era Sonic agli esordi?

Siamo alla fine degli anni ottanta e Nintendo ha praticamente il monopolio dei videogiochi nel mondo. I giochi di Super Mario vendono milioni di copie, la console piace e la casa di Kyoto sembra inarrestabile. Solamente in Europa e in Brasile il Sega Master System sembra riesca a tenere testa al NES.

Per contrastare il potere di Nintendo, Sega deve lanciare sul mercato la sua nuova console a 16 bit e deve farlo il più presto possibile. Deve anticipare il Super Nintendo.

Il Sega Mega Drive, conosciuto negli Stati Uniti come Genesis, debutta nel 1988 e altro non è che una versione ridotta degli arcade Sega. Per questo motivo portare i giochi dalle sale giochi ai salotti dei giovani non era molto impegnativo. Tutto questo però non bastava, serviva una mascotte. Nintendo aveva Mario, mentre Sega non poteva contare su nessuno, nemmeno sul povero Alex Kidd, poco carismatico da poter rubare lo scettro al baffuto idraulico.

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Chi si ricorda Alex Kidd?

Sega decide che ha bisogno di una mascotte, un eroe che identifichi immediatamente il marchio e che possa rappresentarla. Qualcuno che possa tenere testa a Mario di Nintendo.

Sarà un gruppo di 15 persone, il noto team AM8 di Sega (che poi diventerà il Sonic Team) a trovare la soluzione al problema.

Il progetto originale del gioco prevedeva un personaggio veloce con la capacità di raccogliere oggetti e scagliarli contro i nemici. La programmazione di quest’ultima azione era troppo complicata e venne scartata in favore di un semplice attacco rotante che permetteva di eliminare i nemici. Erano necessari quindi degli aculei o una dura corazza per poter infierire seri danni. La scelta ricadde su due animali: un porcospino e un armadillo.

Il primo ebbe la meglio e nacque così Mr. Needlemouse dalla matita del promettente Naoto Ōshima. Un porcospino di colore blu, in modo da rappresentare il logo Sega, e con le scarpette ispirate a quelle di Micheal Jackson. L’armadillo comunque non scomparirà e tornerà nei giochi di Sonic con il nome di Mighty.

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I primi schizzi per Mr. Needlemouse

Super Mario Bros. era considerato dagli sviluppatori Sega un gioco piuttosto “lento”, così l’obiettivo era creare un platform a scorrimento laterale il cui punto di forza fosse la velocità. I porcospini non sono famosi per essere animali estremamente veloci, ma quello di Sega lo sarebbe stato. Anzi, sarebbe stato il più veloce personaggio dei videogiochi. Quale modo migliore quindi di chiamarlo Sonic per rendere l’idea di velocità?

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I primi disegni definitivi di Sonic realizzati da Ōshima

Così in breve tempo Yuji Naka, programmatore che con il tempo si è fatto conoscere, Hirokazu Yasuhara, game e level designer, e il resto del team hanno realizzato Sonic The Hedgehog, il gioco con l’arduo compito di portare Sega al successo, contrastare Nintendo, far conoscere al mondo la nuova mascotte e surclassare così il baffuto idraulico concorrente.

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Yuji Naka a sinistra e Naoto Ōshima a destra in un recente scatto

Infine nella copertina di gioco, Sonic subirà ancora qualche leggero ritocco per opera di Greg Martin, noto illustratore da poco deceduto (rimando a questo articolo per una interessante intervista a Ōshima su Martin).

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Sega ci riuscirà e per un breve periodo di tempo Sonic darà parecchio filo da torcere a Mario e alla casa di Kyoto. Sonic nel tempo si farà conoscere, otterrà notevole successo e diverrà il più noto rivale di Mario.

Tuttavia, ironia della sorte, dopo l’abbandono del mercato hardware da parte di Sega, Sonic arriverà addirittura nelle console Nintendo. Mario e il porcospino blu assieme. L’annuncio fu abbastanza scioccante all’epoca, vedere due mascotte che da sempre si sono combattute a colpi di bit, vederle assieme nello stesso gioco. Senza contare i giochi di Sonic  in esclusiva Nintendo.

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Si sa, i tempi cambiano. Fatto sta che Sonic è parte della storia dei videogiochi e uno dei personaggi di maggior rilievo nel mondo videoludico. Anche lui ne ha passate tante, tra restyling, poteri, mutazioni, amici e nemici, ma nonostante tutto resiste negli anni. Perché è giusto guardare avanti, ma senza dimenticare le origini.

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Durante le mie ricerche ho anche trovato questo interessante documentario sulla storia di Sonic diviso in quattro parti. Ho postato solamente la prima parte, le altre le potete vedere direttamente dalla pagina Youtube. Buona visione!

Fonti informazioni e immagini:

Hatena Haiku
The Gamers Hub
Sonic Retro
1UP
Videogame History
Classic Games
Sega Nerd

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