E alla fine, dopo complesse e difficoltose ricerche durate mesi e mesi, siamo giunti ad una sorprendente conclusione: la confusione e la disinformazione presso i rivenditori ha danneggiato le vendite del WiiU! Ma chi l’avrebbe mai detto?
La sconvolgente rivelazione arriva da Christine Arrington, Senior Analyst alla IHS Electronic & Media che, intervistata dal magazine Bezinga, ha detto che si è resa conto che il WiiU ha seri problemi solo dopo aver testato di persona la situazione nei negozi.
“Se entri in un negozio e parli con qualcuno del reparto games del WiiU, ti rendi conto che la maggior parte di queste persone non sa di cosa si stia parlando. Sono stata in svariati negozi, fingendomi un cliente qualunque interessato al WiiU e in tanti mi hanno detto: beh, tra Wii e WiiU non c’è sostanziale differenza. Sono rimasta molto sorpresa di questo. Il WiiU ha molte features uniche, la più evidente della quali è il Gamepad con lo schermo. Nonostante queste differenze, più di un commesso mi ha consigliato di comprare un Wii, console vecchia di sei anni, piuttosto che un WiiU perchè tra le due console non c’è differenza.”
“Penso che Nintendo avrebbe dovuto lanciare un gioco come Wii Sports, che permettesse alle persone di rendersi conto delle novità che la console ha apportato. Nintendo ha un sacco di franchise che hanno consentito di avere uno zoccolo duro di fan, ma è stato Wii Sports che ha permesso alle persone estranee al mondo Nintendo di dire: uao, questa è una cosa veramente molto divertente da fare!”
“Tuttavia penso che se anche Nintendo avesse trovato un gioco con la forza di impatto di Wii Sports, sarebbe stato comunque impossibile bissare il successo del Wii. Quella console aveva qualcosa di veramente speciale e Nintendo stessa non si è resa conto di quello che stava per succedere.”
Certamente non si può generalizzare in quanto ci sono anche commessi molto competenti ed informati, ma che intorno al WiiU ci sia stata sempre poca chiarezza comunicativa è evidente fin dal lancio. Buona fetta di responsabilità va certamente a Nintendo che non è stata in grado, e ancora non sembra esserlo, di promuovere efficacemente la propria console, ma questa situazione presso i negozi e catene di distribuzione è inaccettabile.
Per concludere, una domanda: come si fa a diventare analisti? No perchè venire pagati per giungere a conclusioni ovvie, mesi dopo che l’evidenza dei fatti è palese è il sogno della mia vita!
Fateci, come sempre, sapere le vostre opinioni a riguardo!
Fonte
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